giovedì 17 gennaio 2013

48. LARA

Non riesco a dormire e ho sete.
Ho pensato di fare un giro e succhiare un po' di neve. Ho visto il sorbo con le bacche gelate, voglio assaggiarle.


E preso lo slancio, la sentinella, ritta sui lunghi sci sibilanti, si staccò da Zivago, scivolando vieppiù rapidamente sulla neve intatta, lontano, sempre più lontano, oltre i nudi cespugli invernali, esili come capelli radi.
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Seguendo il sentiero il dottore raggiunse il sorbo.
L'albero affondava nella neve: ne emergeva solo con le foglie e le bacche gelate e protendeva verso di lui due rami carichi di neve.
Gli balenarono davanti le lunghe braccia bianche di Lara, tonde, generose, e afferrandosi ai rami, attrasse l'albero a sé. Come con un consapevole movimento di risposta, il sorbo lo ricoprì di neve dalla testa ai piedi.
Senza sapere che cosa dicesse, inconsciamente mormorò:
Ti vedrò, mia stupenda bellezza, mia principessa, mio piccolo sorbo, mia cara, sangue del mio sangue!

Lara
La notte era limpida, splendeva la luna. Si inoltrò ancora nella taigà, fino alla pìcea, dissotterrò le sue cose e lasciò l'accampamento.
(tratto da Il dottor Zivago di Borìs Pasternàk)

venerdì 4 gennaio 2013

47. MERIDIANA

è passato tanto tempo dall'ultimo post....
due stagioni e un po'!
ma le cose non si fermano, vanno avanti anche senza di noi:
il tempo che scorre....
la vita che si accumula...

pensavo di aver perso irreperabilmente il senso di questa esperienza e, come mi è piuttosto familiare, temevo di abbandonare
e invece rieccomi con grande entusiasmo, nuove idee e tanti progetti...

cosa ho fatto in tutti questi mesi?
ho seguito il sole...