Nella mia famiglia per le grandi occasioni si porta sempre la stessa torta, anzi mi correggo La Torta. Chi ha l'onore di portarla in tavola fa il gesto come per dire Pesa eh?...si leva l'incarto lentamente...attesa e trepidazione (ma in realtà tutti sanno che è Lei!) e poi.... ooooooooooooooooooohhhhhhhhhhhhhhhhhhh...splendida e regale con trionfo di frutta candita e glassa, Sua Maestà la Cassata siciliana!
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Ma, prima di tagliarla, si compie un gesto che io ricordo da sempre...si tolgono con cura i frutti canditi uno ad uno e si mettono su un piatto, perchè così si taglia meglio e poi se non piacciono? Si distribuiscono le fette, più o meno grandi per quel qualcuno che si ricorda, dopo essersi abbuffato ignobilmente, che è meglio non esagerare, e finalmente si litiga con violenza per accaparrarsi il verdissimo e trasparente cedro candito, il più ambito oltre il mandarino. E, se i frutti sono interi e pesanti, si sente l'inevitabile commento allora sai quantu ti futtino, sulu sulu ri frutti sunnu un chilo e mezzu ri cassata (ricordo che la cassata si paga a peso)....e chi l'ha comprata gongola alla frase sui pasticceri avidi perchè è evidente che fice na bella fiura.
Morale: che la cassata non è cassata senza il cedro candito!!!!!!
2 commenti:
Ma che bontà... e che bellezza!!!!
Brava!!!
Un bacio
Chiara
grazieee, davvero!
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